Roc Neire Coulur - Carra Saettiva, Coazze (TO)
La Carra Saettiva è una località di media montagna posta sul versante soleggiato della valle del Sangonetto, afflluente della sx orografica del Sangone, ad una quota che va dai 1200 mt. ai 1650 mt. s.l.m. .
Questa località punteggiata da piccole borgate in pietra dette "indiritti" proprio perchè si trovano nel versante al sole, si distingue per un'antropizzazione molto contenuta, che nel tempo si è addirittura ridotta, lasciando inalterata la genuinità di questi luoghi che sopravvivono al tempo in perfetta armonia con la natura e con la presenza di attività umane che non ne alterano l'equilibrio..
La varietà paesaggistica dovuta sia alla presenza di ampi prati che lasciano il posto ad estese zone boschive man mano che si sale, sia alla presenza di imponenti pareti di roccia granitica che in prossimità dello spartiacque si ergono fino a 200 mt. d'altezza, rende questa zona particolarmente bella..
Inoltre, lo spartiacque del versante opposto della valle, noto come Costa del Pagliaio (o Picchi del Pagliaio in ambito alpinistico), costituito da una catena di punte rocciose culminante nella Rocca Rossa a 2397 mt., rende il paesaggio alquanto suggestivo, in particolar modo durante l'inverno, quando rimane innevato per lunghi periodi di tempo, essendo esposto in pieno nord..
Non di rado infatti, in inverno, può capitare di arrampicare sulle solari pareti della Carra Saettiva in maglietta di cotone con un bel paesaggio innevato alle spalle..
La notevole esposizione solare, le rende quindi adatte all'arrampicata in qualsiasi periodo dell'anno, ma è in particolare durante la stagione autunnale che la Carra da il meglio di sè.. o anche durante l'inverno nelle belle giornate.
Mentre nella località di bassa valle in cui si scala, la presenza di umidità e di nebbie in un regime di alta pressione riduce notevolmente l'irraggiamento solare facendo abbassare in modo significativo le temperature, qui, grazie ad un clima particolarmente secco dovuto anche alla quota, nelle belle giornate d'autunno o durante l'inverno, si possono registrare temperature molto miti, in particolare sulle pareti di roccia che essendo interessate da un irraggiamento solare invernale (durante l'inverno le superfici verticali esposte a sud vengono colpite con maggior perpendicolarità..), tendono a scaldarsi ulteriormente offrendo livelli di aderenza a dir poco eccezionali anche grazie al basso tasso di umidità dell'aria.
Ma non è solo la caratteristica climatica di questi luoghi a fare la differenza..
Dato che le pareti si innalzano al disopra di una folta vegetazione boschiva variegata, con l'avanzare dell'autunno si ha l'opportunità di arrampicare sopra un manto boschivo dai colori via via più accesi che vanno dal rosso al giallo al verde, in una sorta di esplosione cromatica di incomparabile bellezza..
Inoltre, non di rado, capita di essere accompagnati in parete per tutto il giorno da suoni bucoloci provenienti dai pascoli che circolano liberamente nei prati sottostanti o di sentire voci provenienti dalle b.te lontane.. o ancora di seguire visivamente greggi che come una nuvola sospinta dal vento si spostano su questi prati..
Lascio quindi immaginare come tutto questo possa tradursi in termini di sensazioni nella vostra mente..
Oltre all'aspetto "romantico" di cui sopra, la qualità eccezionale del gneiss-granitoide della Carra Saettiva riscontrabile sui tiri di alcune vie, è in grado di creare una sorta di annullamento degli effetti della forza di gravità, rendendo difatto la scalata entusiasmante anche nei tratti dove potrebbe sembrare difficile salire..
Le vie difficili comunque non mancano nemmeno qui..
Ho descritto solo alcune delle caratteristiche del luogo che portano alcuni affezionati frequentatori a ripercorrerne le vie di anno in anno, magari ogni volta diverse fino a chiuderne il ciclo di ripetizioni per poi ricominciare da capo..
Le strutture rocciose in cui si arrampica sono diverse: la più importante è il Roc du Preve a sua volta diviso nei settori sx e dx, quest'ultimo con uno sviluppo verticale di oltre 200 mt. in cui salgono le vie più lunghe della zona, la "piramide" Roc Neir Coulur sormontata dalla caratteristica pietra di "Willy Coyote" in cui salgono vie più adatte ad un primo approccio multipitch, il Torrione Morra che volendo si presta anche ad una scalata full trad, Roc du Vej magnifica, con una verticalità assoluta.. ma una roccia ricca di tacche nette che ne permette la scalata.. e la misteriosa Rocca Bianca più in basso..
Maurizio
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